Dott.ssa Simona Alfani
L'alimentazione consiste nell'assunzione degli alimenti indispensabili al nostro metabolismo e alle nostre funzioni vitali quotidiane, come respirare, parlare, camminare;  si basa sulla scelta, sulla preparazione e sull’ingestione degli alimenti che devono soddisfare il nostro benessere psico-fisico.

L’alimentazione è correlata all’appetito, al senso di sazietà, alle preferenze, al senso edonistico.

La nutrizione riguarda invece l’utilizzo dei nutrienti contenuti negli alimenti da parte del nostro organismo, grazie alla digestione (che avviene soprattutto nello stomaco, ma anche nella bocca  e successivamente nell’intestino) e all’assorbimento (che ha luogo soprattutto nell’intestino). 

Una corretta nutrizione, derivante da un’adeguata alimentazione, ci permette di mantenere il nostro organismo in salute e di prevenire moltissime patologie come obesità, diabete, ipertensione, ipercolesterolemia e alcuni tipi di tumori. 

Gli alimenti devono essere gradevoli (è importantissimo sedersi a tavola e mangiare con piacere), ma devono apportare gli adeguati nutrienti.

Per questo è fondamentale il ruolo del nutrizionista che può indicare quali alimenti devono essere scelti, con quale frequenza e in quali quantità. 

Lo specialista della nutrizione ha il compito di salvaguardare la salute, diminuendo o aumentando il peso laddove necessario, ma soprattutto insegnando un corretto stile di vita e un’idonea alimentazione (per un adeguato apporto calorico e di nutrienti) che possa aiutare nella prevenzione delle patologie.

Ricordando che la salute viene definita dall’OMS come stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non come semplice assenza di malattia, nelle mie consulenze nutrizionali mi occupo di capire lo stile di vita, l’alimentazione, le condizioni fisiche e psicologiche delle persone che incontro al fine di stabilire la giusta quantità e qualità di alimenti da assumere quotidianamente o di consigliare una valida tipologia di alimentazione per eventuali patologie accertate, allergie, intolleranze o stati fisici particolari (come gravidanza, menopausa, stati di carenza nutrizionale, ecc).
ALIMENTAZIONE AI TEMPI DEL COVID-19

Il Covid-19, il nuovo ceppo del Coronavirus ha una sintomatologia molto varia che può andare da semplici sintomi simil-influenzali come tosse e qualche linea di febbre, a una grave polmonite. A quanto riportato dall'OMS il Covid-19 non si trasmette attraverso il cibo, ma attraverso le vie respiratorie. Il cibo perciò risulta essere sicuro. Anche qualora il cibo venga manipolato da persone infette da Covid-19 i nostri succhi gastrici sembrano riuscire a neutralizzare l'effetto del virus ingerito.

Confinati in casa, con attività lavorative ridotte o annullate quasi del tutto, senza possibilità di fare attività fisica usuale, in palestra o in piscina, si rischia però di mangiare più del necessario, introducendo più calorie di quante ne consumiamo giornalmente.

Oltre ad andare incontro a probabili incrementi di peso, dobbiamo tenere ben presente che mangiando eccessivamente si vanno ad aumentare quei parametri che possono aggravare patologie preesistenti come diabete, ipertensione e ipercolesterolemia, strettamente connesse agli esiti più gravi dovuti a infezione da Covid-19; inoltre con un'alimentazione eccessiva e qualitativamente non corretta si può andare ad aumentare il livello generale di infiammazione dell'organismo, non auspicabile né per le patologie preesistenti, né per eventuali attacchi da parte di virus e batteri.

L'isolamento, il maggior tempo passato in casa, sul divano, davanti a tv o pc, senza le consuete attività lavorative e ricreative, portano inoltre il nostro organismo ad una minore produzione di endorfine, le cosiddette molecole del piacere, che vengono stimolate proprio da attività piacevoli quali le attività sportive, le interazioni interpersonali, il contatto fisico, ovvero tutto ciò che ci manca in questo momento. Il nostro corpo va allora alla ricerca della produzione di queste molecole grazie all'assunzione di cibo, in particolare di cioccolato e carboidrati complessi. Ecco che davanti al pc o alla tv siamo maggiormente attratti da biscotti, cioccolato, snack rispetto a quando siamo impegnati in attività sportive o siamo in giro con gli amici. Bisogna invece ricordare che la parola d'ordine, in questo caso più che in altri, è moderazione. Non eccediamo con gli alimenti infiammatori come zuccheri, grassi e proteine di origine animale. Meno alimenti di questo tipo mangiamo e più proteggiamo il nostro organismo dalle infiammazioni. Come sempre, e ancora di più, dobbiamo invece cercare di assumere frutta e verdura di stagione perchè questi alimenti contengono le vitamine e i sali minerali necessari a proteggere il nostro organismo.

E se possibile, passiamo qualche ora in giardino nelle ore più tiepide del giorno, per aumentare la produzione di vitamina D, oppure passeggiamo, ovviamente sempre mantenendo la distanza di sicurezza interpersonale.

 

Dott.ssa Simona Alfani

Biologa Nutrizionista